Corso IAP online Imprenditore Agricolo Professionale
Rilascio di Qualifica IAP “acquisizione e competenze di base specifiche della gestione di una impresa agricola“ IAP imprenditore agricolo professionale 150 ore online
Ottieni la Qualifica di Conduttore di Impresa agricola Capo Azienda Corso IAP Online Regione Calabria D.D.G. n.10100 del 07/2008, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2007 – 2013 Asse 1
– Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale – Misura 111 – Azioni nel campo della formazione professionali e delle informazioni
L’attenzione è concentrata sul funzionamento dell’impresa e sul ruolo dell’imprenditore agricolo sia singolo che associato ai sensi d.lgs n°99/2004 e n° 101/2005
LEGGE DI BILANCIO 2023 BONUS GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI
Contrasto al caro carburante, alla pressione fiscale e alla disoccupazione. Queste ed altre misure previste per l’agricoltura nella legge finanziaria 2023.
La legge di bilancio 2023 prevede per l’agricoltura delle misure volte al contrasto del caro carburante, della pressione fiscale e della disoccupazione.
Le misure introdotte riguardano in maniera specifica l’agevolazione del settore agricolo attraverso:
L’utilizzo di contributi straordinari per l’acquisto di carburanti,
della proroga dell’esenzione IRPEF dei redditi dominicali e agrari,
del sostegno all’imprenditoria in agricoltura.
Sono inoltre previste ulteriori disposizioni di grande interesse per l’agricoltura.
E’ disposta l’esenzione dall’IMU (art. 1, comma 759, della l. 21.12.2019, n. 160) per gli immobili non utilizzati né disponibili per i quali è stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli artt. 614, comma 2 (occupazione clandestina) o 633 (invasione di edifici) del codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale.
Il soggetto passivo comunica al comune interessato, in via telematica, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della disposizione, il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione. Analoga comunicazione va trasmessa nel momento in cui cessa il diritto.
L’acquisto di carburanti (art. 11)
A favore delle imprese esercenti l’attività agricola e della pesca e agromeccanica di cui al codice ATECO 1.61, per l’acquisto di gasolio e benzina per la trazione dei mezzi utilizzati, è riconosciuto un contributo straordinario, sotto la forma di credito d’imposta, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto (al netto dell’IVA) effettuato nel primo trimestre dell’anno 2023, purché comprovato dalle fatture di acquisto.
Il beneficio è riconosciuto anche per l’acquisto di benzina e gasolio utilizzati per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati adibiti all’allevamento di animali.
Il credito può essere utilizzato solo in compensazione entro il 31.12.2023, non si applicano i limiti di cui agli artt. 1, comma 53, della l. 24.12.2007, n. 244, e 34 della l. 23.12.2000, n. 388, non concorre a formare il reddito d’impresa e la base imponibile IRAP e non rileva ai fini del rapporto di deduzione per gli interessi passivi e le spese generali.
Tuttavia, è cumulabile con altre agevolazioni che hanno per oggetto tali costi, ma a condizione che non sia superato il costo sostenuto.
Può essere oggetto di cessione, solo per intero e senza facoltà di successiva cessione, eccetto la possibilità di due cessioni ulteriori se effettuate a favore di banche e intermediari autorizzati. È richiesto il visto di conformità. La norma si applica nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato.
Manovra finanziaria 2023: esenzione IRPEF redditi dominicali e agrari
I redditi fondiari e agrari (art. 20)
Viene prorogata all’anno 2023 l’esenzione dall’Irpef dei redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali. La norma, già in vigore per il periodo 2017-2022, fa sì che tali redditi non concorrano a formare la base imponibile ai fini dell’Irpef nonché delle addizionali regionale e comunale.
I contributi per i giovani agricoltori (art. 57)
Viene prorogato fino al 31.12.2023 il beneficio contributivo riservato ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali di cui all’art. 1 del. d.lgs. 29.3.2004, n. 99, con età inferiore a 40 anni che si iscrivono nella previdenza agricola nell’anno 2023. Fermo restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, è riconosciuto l’esonero contributivo dal versamento del 100% per un periodo di 24 mesi.
Le prestazioni occasionali (art. 64)
È ammessa la possibilità di acquisire prestazioni di lavoro occasionale nel corso dell’anno civile a condizione che:
- A ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, compensi di importo complessivo non deve essere superiore a 5.000 euro;
- per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, i compensi devono essere di importo complessivo non superiore non più a 5.000 euro ma a 10.000 euro;
- per le prestazioni complessivamente rese al medesimo utilizzatore devono essere di importo non superiore 2.500 euro;
- A ciascun prestatore, per le attività indicate nel decreto del Ministro dell’interno 8.8.2007, svolte nei confronti di ciascun utilizzatore di cui alla l. 23.3.1981, n. 91, i compensi devono essere di importo complessivo non superiore a 5.000 euro.
- La bozza di legge finanziaria stabilisce che le suddette regole si applicano anche alle attività lavorative di natura occasionale svolte nell’ambito delle attività agricole di carattere stagionale per un periodo non superiore a 45 giorni nel corso dell’anno solare.
Come regola generale, la misura minima oraria del compenso è di 9 euro, tranne che nel settore agricolo per il quale il compenso minimo è pari all’importo della retribuzione oraria delle prestazioni di natura subordinata individuata nel contratto collettivo di lavoro stipulato dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Secondo le nuove regole “per ogni giornata lavorativa va corrisposto al lavoratore un compenso pattuito per la prestazione in misura pari almeno a quella minima prefissata per la remunerazione di tre ore lavorative prevista per il settore agricoltura”.
È abrogata la norma secondo cui per le prestazioni rese nel settore agricolo il prestatore ha l’obbligo di autocertificare che nell’anno precedente non era iscritto negli elenchi anagrafici del settore agricolo. Di conseguenza è abrogato il divieto posto alle aziende agricole dal comma 14 dell’art. 54-bis del d.l. 24.4.2017, n. 50.
I Paesi UE potranno però anche decidere di non integrare il FEASR con risorse nazionali, per cui l’UE coprirà al 100% le misure attivate grazie ai fondi di Next Generation EU.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta un’occasione unica per consentire al sistema agricolo, agroalimentare, forestale, della pesca e dell’acquacoltura di poter esprimere il contributo che tale settore può offrire al rilancio economico del Paese e al processo di transizione verde e digitale dell’intera economia.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è soggetto proponente di quattro interventi, a cui si aggiunge un quinto che, nella versione attuale del PNRR, sarà finanziato nell’ambito del fondo complementare.
Tali interventi sono collocati nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” e in particolare nella Componente 1 “Economia circolare e gestione dei rifiuti” e nella Componente 4 “Tutela del territorio e della risorsa idrica”.
Le risorse complessive destinate a tali interventi ammontano a 4,88 miliardi di euro a valere sulla programmazione del PNRR (di cui 1,2 miliardi finanziati dal fondo complementare).
COLTIVATORI DIRETTI E GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI MANOVRA FINANZIARIA 2023:
L’esonero contributivo per i coltivatori diretti e gli IAP non è cumulabile con altri sgravi o incentivi dello stesso tipo, previsti dalla normativa vigente, che stabiliscono riduzioni delle aliquote di finanziamento.
Come si legge nell’articolo 1, comma 503 della Legge di Bilancio 2020, la cui validità è stata estesa al 31 dicembre 2023, sarà l’INPS a monitorare, utilizzando risorse umane, strumenti e risorse finanziarie a disposizione, il numero di iscrizioni effettuate e le conseguenti minori entrate contributive.
L’Istituto invierà una relazione mensile al Ministero del Lavoro, delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, MIMIT e al MEF.
Le disposizioni che disciplinano l’esonero per i giovani imprenditori agricoli si applicano nei limiti previsti dai regolamenti UE n. 1407/2013 e n. 1408/2013 della Commissione, relativi all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti de minimis.
La sovranità alimentare (art. 76 e 77)
Viene istituito il Fondo per la sovranità alimentare con dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni da 2023 a 2026.
È istituito il Fondo per l’innovazione in agricoltura per favorire lo sviluppo di progetti di innovazione per incrementare la produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura attraverso la diffusione di migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, per l’utilizzazione di macchine, soluzioni robotiche, sensoristica, piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell’acqua, la riduzione di sostanze chimiche e l’utilizzo di sottoprodotti. È prevista la dotazione di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni da 2023 a 2025.
Viene confermato anche per quest’anno il bonus per i giovani imprenditori agricoli. La Legge di Bilancio 2023, infatti, ha prorogato l’incentivo fino al prossimo 31 dicembre.
Si tratta della misura che si pone l’obiettivo di promuovere l’imprenditoria giovanile in agricoltura. Si rivolge in particolare ai coltivatori diretti e agli IAP (imprenditori agricoli professionali) con meno di 40 anni.
I lavoratori appartenenti a tali categorie possono beneficiare di un esonero contributivo del 100 per cento sulla contribuzione dovuta presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti (IVS).
La misura prevista dalla Legge di Bilancio 2023, dunque, proroga di un anno quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022, che a sua volta estendeva la validità dell’esonero.
I coltivatori diretti e gli IAP sotto i 40 anni d’età, quindi, per le nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate fino al 31 dicembre 2023, possono beneficiare dell’esonero dal versamento del 100 per cento dell’accredito contributivo IVS presso l’assicurazione generale obbligatoria.
Lo sgravio spetta per un massimo di 2 anni ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
La rideterminazione dei valori di acquisto dei terreni e delle partecipazioni (art. 26)
Vengono riaperti, ancora una volta, i termini per rideterminare il valore di acquisto dei terreni e delle partecipazioni in società. È possibile rideterminare il valore di acquisto dei terreni edificabili e con destinazione agricola posseduti alla data del 1.1.2023.
Entro il 30.6.2023 deve essere redatta la perizia ed effettuato il giuramento. L’imposta sostitutiva del 14% deve essere versata entro il 30.6.2023, ovvero è possibile ripartirla in un massimo di tre rate di pari importo di cui la prima entro il 30.6.2023 e le altre, maggiorate con gli interessi annui del 3%, entro il 30.6.2024 e il 30.6.2025.
È possibile rideterminare il costo o valore di acquisto di titoli, quote o diritti non negoziati in mercati regolamentati posseduti al 1.1.2023 al valore a tale data della frazione del patrimonio netto della società, associazione o ente.
La novità è rappresentata dal fatto che la rideterminazione è estesa a titoli, quote o diritti negoziati nei mercati regolamentati o nei sistemi unilaterali di negoziazione posseduti alla data del 1.1.2023 assumendo il valore normale determinato ai sensi dell’art. 9, comma 4, lett. a), del d.p.r. 22.12.1986, n. 917,
con riferimento al mese di dicembre 2022, assoggettando il valore a imposta sostitutiva. Per la perizia giurata, l’imposta e il pagamento si applicano le regole indicate per i terreni, fermo restando la diversità del perito.
La Commissione europea aveva proposto di legare gli oltre 8 miliardi assegnati al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) dal pacchetto Next Generation EU all’avvio della nuova PAC che, dopo un periodo transitorio di due anni, dovrebbe partire nel 2023.
Dopo solo due triloghi sul tema, Parlamento europeo e Consiglio hanno invece concordato di rendere disponibili gli aiuti straordinari per l’agricoltura già nel biennio 2021-2022.
Gli 8,07 miliardi a prezzi correnti previsti da Next Generation EU saranno assegnati in due tranche: la prima, pari a circa 2,4 miliardi, nel 2021, la seconda, da circa 5,6 miliardi, nel 2022.
Una suddivisione che tiene conto del fatto che il prossimo anno le imprese agricole potranno beneficiare anche dei 2,6 miliardi di euro provenienti dall’anticipo dei fondi per lo sviluppo rurale previsto nell’ambito del Quadro finanziario pluriennale.
In tutto, quindi, nei prossimi due anni l’agricoltura europea potrà contare su un pacchetto di oltre 10 miliardi di euro che permetteranno di affrontare gli effetti della pandemia da Covid-19 in attesa del nuova PAC.
Si tratta, tuttavia, di un punto di partenza, ha spiegato De Castro. Questi fondi potranno infatti essere cofinanziati con risorse nazionali per il massimo del 400%, su base facoltativa.
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Il requisito temporale si intende soddisfatto con una riconosciuta occupazione lavorativa nel settore agricolo pari ad almeno 119 giornate (o equivalenti 950 ore) di lavoro, ridotte a 59 giornate (o equivalenti 470 ore) per le aziende agricole operanti in zone svantaggiate.
A tal fine si fa riferimento alle tabelle per il calcolo delle ore lavorative medie annue/ettaro previste dalla deliberazione della Giunta regionale (in base alla Regione di appartenenza).
Per diventare a tutti gli effetti un imprenditore agricolo, bisogna Essere in Possesso dei requisiti (IAP) necessari per effettuare innanzitutto l’iscrizione alla Camera di Commercio, di seguito, si otterrà la Partita IVA agricola.
Il coltivatore diretto si differenzia dall’imprenditore agricolo professionale (IAP), principalmente perché quest’ultimo si avvale di manodopera esterna.
Il coltivatore diretto invece deve impiegare la propria forza lavoro (con quella della famiglia) per almeno un terzo di quella necessaria all’attività.
Per il conseguimento dell’attestazione di I.A.P., è necessario dimostrare di essere in possesso di Attestazione di frequenza con profitto a corsi di formazione professionale in agricoltura della durata di almeno 150 ore, organizzati in attuazione di normative comunitarie, statali o regionali.
Per acquisire il titolo di Imprenditore Agricolo Professionale è necessario essere almeno in una delle seguenti condizioni:
- essere in possesso di Diploma di Laurea in Scienze Agrarie o Forestali, Medicina Veterinaria, Scienza delle Produzioni Animali, Scienza delle Tecnologie Alimentari, o Diploma Universitario nelle medesime aree o ancora Diploma di Istituto Tecnico Agrario o professionale con indirizzo agrario;
- esercitare attività agricola come titolare, contitolare, coadiuvante familiare, amministratore, lavoratore agricolo per almeno un triennio in data antecedente alla presentazione della domanda di riconoscimento della qualifica;
- essere in possesso di Attestato di frequenza con profitto a corsi di formazione professionale in agricoltura, organizzati in attuazione di normative comunitarie, statali o regionali e dove il numero di ore di frequenza del corso varia secondo la regione.
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ROMA – MILANO – NAPOLI – TORINO – PALERMO – GENOVA – BOLOGNA – FIRENZE – BARI – CATANIA – VERONA – VENEZIA – MESSINA – PADOVA – TRIESTE – PARMA – BRESCIA – PRATO – TARANTO – MODENA –
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REQUISITI (IAP) CORSO IMPRENDITORE AGRICOLO PROFESSIONALE 150 ORE
aver compiuto il 18°esimo anno di eta’;
scuola dell’obbligo;
per i cittadini stranieri occorre permesso di soggiorno, carta d’ identità e codice fiscale.